Franca Alaimo. tre poesie da “7 Poemetti”

In: La casa degli addii

[…] Io tenevo gli occhi chiusi.
Ad occhi aperti tutto mi faceva male.
I giorni ruotavano attorno al perno delle stagioni
come piccoli frutti voltati e rivoltati
dalla mano sul loro picciolo.
E adesso sono caduti
come tutte le cose dell’attraversamento
come argini dissolti dell’avanzamento
di un fiume vertiginoso.
Vengono ad una ad una le immagini,
i suoni e i profumi con un tremolio d’aureola
come da un’infinita distanza.
Il ronzio incessante delle api
insiste nel silenzio per rammentare
che perfino la morte canta
con i crepitii del disossamento
e i colori guasti della dissoluzione,
che la Voce dell’Universo è una fiamma accesa
dall’autocombustione del tempo. […]

Veniva il fiato caldo dell’estate
a tormentare i fiori,
a svaporare in sudore
il lamento del corpo solitario.
E nella notte di San Lorenzo
distesa su un’asse di legno
che raschiava le scapole come una croce
raccoglievo negli occhi la mappa delle costellazioni
attendendo il cadere fiammante delle stelle
per dire a Dio: eppure com’è tutto bello,
come riluce la morte, lo schianto, l’urto tra cielo e terra!
Cose che adesso pronuncio
con chiarità, senza paura.
Cose che hanno la fissità dell’accaduto
e risuonano in uno spazio tiepido dove
le dita le sfiorano senza più bruciarsi.
I miti delle felicità più remote nel tempo
mai più ritornano, non si voltano indietro.
Perse così per sempre Orfeo
la sua bella Euridice.

Lo spazio-tempo

Mentre ero in dormiveglia giunse la dea delle rose. Con movimenti lenti portava l’ebbrezza del profumo all’altezza degli occhi. La mia vista ondeggiò prima di accoglierla. Poi, tutto accadde in un unico movimento: l’avvicinarsi della sua mano, la trasformazione della rosa nel tempo senza tempo e dei nostri occhi in uno spazio senza i limiti dello spazio. Prima di aver saputo tutto questo, morii e ritornai infinite volte.

Visi

Acqua di sorgente. Acqua delicata. Pieno di luce diventa luce, il tuo viso-specchio. Il mio volto cielo: pioggia che cade, nuvola cangiante. Visi fluenti come ruscelli, chiari come aria, attraversati da ombre e ali.

——

Franca Alaimo è nata a Palermo, dove vive. Esordisce come poeta nel 1991 con Impossibile luna, cui seguiranno altre diciannove sillogi, le più recenti delle quali sono: Sempre di te amorosa (LietoColle 2013), Traslochi (LietoColle 2016), Elogi (Ladolfi 2018), Oltre il bordo (Macabor 2020) Sacro cuore (Ladolfi 2020). Sul sito «La Recherche» ha pubblicato quattro e-book (tre sillogi poetiche e un epistolario). Ha collaborato con P. Terminelli nella redazione della rivista «L’involucro», con T. Romano in quella di «Spiritualità & Letteratura», e attualmente con Maggiani e Brenna, direttori della rivista on-line «La Recherche». Ha tradotto due brevi sillogi di Peter Russell. Ha pubblicato saggi sulla poesia di Domenico Cara, Tommaso Romano, Gianni Rescigno. Luciano Luisi, Franco Loi, l’Antrigruppo siciliano, Vira Fabra, e ha scritto centinaia di recensioni per poeti contemporanei. È presente in molte antologie (Newton Compton, LietoColle, Aragno, l’Arca Felice) e riviste (tra le quali, «Poesia» di Crocetti, «Atelier», «ItalianPoetry Review», «Il Portolano»). Nel 2019 le è stato dedicato il primo volume dell’opera Italia insulare. I poeti. Vol. I. Franca Alaimo: «e d’improvviso il canto», a cura di Bonifacio Vincenzi (Macabor). Nel 2018 ha curato per l’editore Ladolfi, insieme a Antonio Melillo, l’antologia L’eros e il corpo. La sua prima antologia è uscita nel 2017 sul sito on-line «Bomba Carta», gestito da Liliana Porro e Elio Andriuoli. È autrice di tre romanzi: L’uovo dell’incoronazione (Edizioni Serarcangeli 2001); Vite Ordinarie (Giuliano Ladolfi Editore 2019) e La gondola dei folli (Spazio Cultura 2020). Alcuni suoi testi sono stati tradotti in varie lingue.

Loading

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.