Coscienza

e poi le volte che sono distratto
che neanche un piede mi tiene
neanche un bosco di betulle
all’apice del terzo reich
quando lascio l’epilogo al vento e mi ripesco
nel mulinello di un livido a caso
sotto le dune infiniti bandoli di un occhio che piove da tutti i pianeti
e le parole cadono
da sole
posando un’altra meta sulle scarpe

quando un figlio ti lascia la mano
e resta un treno di capelli da dire e no
non è possibile
non è accaduto

questa letteratura di eccidi
che sposta i silenzi
di bocca in bocca
e tiene un punto invisibile tra me e lo specchio
da ricamarci un indizio di neve

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