La festa ha già finito di suo.
Gli striscioni penzolano per le strade
e le tavole sguarnite hanno l’odore del vino
La piazza è sgombra ai lucori del mattino
e si sta fermi entrambi come statue
Il gesso ci divora le gambe, lo sterno, mentre
il volto aspetta calore, sangue e sole
Siamo immobili, perfettamente fermi
una mano regge l’altra e sospiriamo
per la gioia
Abbiamo steso sui nostri terrazzi
tutta la forza che ci opprimeva
E vomitato con foga un’unica stele
bianca di luce e livore.
Ora, siamo perfettamente fermi
il nostro gheriglio s’appiana dolcemente
Distende ogni spigolo o increspatura
sopra un frutto maturo
Non avremmo mai pensato
a questa estate, come ad una fortezza
che si schiude a questo giorno
con un vento d’aria nuova
e di follia
.