Curve

Averne voglia
ci sarebbe da mescolare il guano,
averne voglia
bisognerebbe assaltare cavilli,
liberare l’uso onomatopeico
che facciamo della vulva,
alleggerire la nomenclatura
capace di allegare
concetti così distanti tra di loro
eppure, per economia cognitiva,
saldati come soldati al fucile.

Ebbene, basterebbe
rispolverare un vocabolo
per squarciare un mondo,
liberare la saracinesca
che ci serra il mare,
udire il riverbero della conchiglia
per suggere
il rintocco del ciano.

Ebbene, voglio appendere
gli occhi ad asciugare,
le costole sanno respirare
senza contrazioni volontarie.

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