da “Canzoni di cortese villania”

Che stridio lou mar sopra i coppi azzurri
del mondo! Puoi sentirlo lacerarsi
tra i bracci negriti dei candelabri
appicciati per un tardo rimedio
al gelo che arde i rosai nelle forre.
Cavalli di sale svelti a disfarsi
frangono a mucchi sbattendo sui glabri
canneti temprati da anni di tedio.
Ti griderei Amore nel bel mezzo
di questa guerra d’idiozie globali,
te l’offrirei in luogo dell’aigues mortes
se non dovessi seguire la sorte
che sempre viene serbata agli ideali,
ossia i rimpianti locati a buon prezzo

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“Ti griderei Amore

se non dovessi seguire la sorte
che sempre viene serbata agli ideali
ossia i rimpianti locati a buon prezzo”

Quell’Amore senza compromessi, quello che dovrebbe essere libero per renderci e lasciarci liberi di essere

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