LIBRIDINOSI | Nel ritmo del ritorno – Massimo Morasso

Senza andare lontano
bastava rallentare il passo,
indugiare intorno ai limiti del campo
che apre all’acqua ferma del pantano
nel punto dove possono formarsi
incredibili chiazze iridescenti
e come fili d’erba sotto i piedi
spezzarsi, non esserci più.

(dalla sezione “Falsi movimenti”)

 

Ci sono certe notti che il paesaggio
sembra muoversi con circospezione,
disporsi al nuovo cautamente
in un chiarore pieno di presagi
si attende a lungo
fuori di metafora
la svolta decisiva del linguaggio.

(dalla sezione “La torre abolita”)

(“Nel ritmo del ritorno” di Massimo Morasso, Edizioni l’Obliquo, 1997)

 

Massimo Morasso è nato a Genova nel 1964. Germanista di formazione, è saggista, poeta, traduttore, critico letterario e d’arte. Nel 1998, ha curato la riedizione del “Supplemento Letterario del Mare”, il foglio italiano di Ezra Pound. Nel 2001 ha scritto la “Carta per la Terra e per l’Uomo”, un documento di etica ambientale declinato in tesi che è stato sottoscritto anche da 6 premi Nobel per la Letteratura. Ha collaborato a molte riviste, letterarie e non solo, e ne dirige una. Tradotto in più lingue, è presente nei cataloghi di editori quali Jaca Book, Marietti, Nutrimenti, Raffaelli, Moretti & Vitali, Passigli. Fra le altre cose, ha pubblicato il ciclo poetico de Il portavoce (1995-2006), due libri apocrifi nel segno unico dell’attrice Vivien Leigh e una monografia su Cristina Campo. I suoi ultimi libri editi sono Il mondo senza Benjamin (Moretti & Vitali, 2014), L’opera in rosso (Passigli, 2016 – Premi Prata e Gozzano 2017), Fantasmata (Lamantica, 2017) e Rilke feat Michelangelo (CartaCanta, 2017 – Premio Catullo 2018).

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