DONNE DI PALESTINA (sette poesie dal ventre del mondo)
Sono fatte di miele
le donne di Palestina
un pezzo di cuore
per contenere i ricordi
e la carne mischiata all’argilla
per non sentirne l’assenza.
C’è il mare a Jabàlya
e il nome di Dio sulla spiaggia
sboccia tra i fiori di pompelmo.
Non c’è notte che non tolga
le tende alla speranza
per piantarle in sabbie più sicure.
È facile trasportare un sogno
chiamarlo il giusto, il misericordioso
come i 99 nomi dell’Immenso.
che chiede tregua alle luci del piombo.
Se trovassi l’amore potrei nuovamente
farcire l’agnello di noci e di riso
cibarmi all’alba, tra i cedri
prima di tornare nel mio sobborgo.
Se questa terra non sapesse di manna
e di pietre che sanno pregare
il sangue sarebbe acqua di fiume
e i cadaveri a galla pasto di squali.
Ma la carne mista all’argilla
si scioglie nella notte salmastra
diventa un altro pezzo di cuore
per contenere tutta la speranza.
Le madri di Palestina
non leggono i fondi, e il caffè caldo
sa di cardamomo e di pazienza
danno alla luce un canto al giorno
annaffiando i semi della disperazione.
Antonella Rizzo è nata a Roma il 17 gennaio 1967. E’ poeta, scrittrice, giornalista, performer. Ha pubblicato: Il sonno di Salomè – Edizioni Tracce, 2012; Confessioni di una giovane eretica – Edizioni Lepisma, 2013; Cleopatra. Divina Donna d’Inferno– Fusibilia libri, 2014; Iratae pièce teatrale con Maria Carla Trapani – Fusibilia libri, 2015; Plethora – Nuove Edizioni Aldine, 2016, A dimora le rose, Edizioni Croce, 2018, A tutti quelli che non sanno che esiste il vortice – Lavinia Dickinson, 2019. È stata tradotta in albanese, arabo, inglese, polacco; i suoi testi sono presenti in molte Antologie di Poesia contemporanea. È organizzatrice di eventi culturali di carattere nazionale e internazionale tra cui il Premio letterario internazionale “Antica Pyrgos”.