Ti cucirò una veste con la bocca
un contorno di baci e morsi
dal collo fin lungo le spalle,
sulla tua pelle liscia
sotto la scorza del tuo dolore.
Tremanti di piaceri
schiamazzeranno tutta la notte
quei cani,
mentre noi in questa stanza buia
grideremo ai voli
fino all’oscuro spazio del mattino.
Assaporerò ogni tuo orlo,
traccerò una mappa sul tuo corpo
dal tuo orecchio al fiore delle tombe
dalla sorgente, all’anfora
all’abbandono dei sensi.
E conterò i battiti sul tuo petto
consapevole che non avrà mai fine
questo intervallo di tempo
come il sapore intenso
di un miele selvaggio.
testo: F.R.
Immagine: “Invocar” Arte digital 2015 Bárbara Bezina ©
asong: Zucchero – Una carezza