SEMPRE LA STESSA POESIA D’AMORE

Il titolo in alto d’inchiostro
castano e l’intervallo piano della fronte
fino all’orlo
del primo rigo, le sopracciglia
incerte tra melanconia e stupore
e a capo gli occhi
stanchi dei miei visi e la bocca
recisa per sempre
alla mia bocca e il collo
a capo
scivolo e le spalle
orli
a capo sulle braccia
gomene che legano vascelli
e li contengono
ripari al fortunale
e a capo lo spettacolo
del seno trionfo del doppio
e dell’uno e del doppio
e a capo la chiusa
dei tuoi piedi visti da sopra
promessa dei tuoi piedi
visti da sotto
lune. I miei versi
non sono
te, sei tu
i miei versi sei
tu fino al bordo del foglio
tu
su questa terra
interinale
il cascolare
incerto
delle mie parole

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