senza titolo

il tempo sgrana inghiotte avvampa scuote logora dilaga gira di culo attorno al vento il suo singhiozzo storto e chiude dentro a un verso il suo spavento di lancette secche
stringe persino i lacci delle scarpe due polacchine nuove comprate appena ieri mentre piangevi dentro ad un bicchiere e tutto il mercatino strafottente t’affollava timpani e narici ed anche un piccolo uccellino t’entrava nei capelli tant’è che per fortuna poi s’è liberato portandosi nel vento il tuo dolore
alcuni sogni vanno in bicicletta altri si fissano nel sole

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