Sanguinano le attese
che sporcano le nostre coperte
che scintillano in penombra
scandita dal ritardo
della sveglia manomessa
nella speranza di un sogno più lungo
nato da lenta digestione
di un giorno senza mai una fine
e ci risale lo stomaco
e appanna lo specchio
che ci guarda con occhi tristi
tutte le domeniche
e hai poco da sciacquarti la faccia
non viene via la menzogna
ci scivola sopra il rasoio
a quello sporco tenace
che nessuno può vedere
perché fuso con crema
che sa del nostro assenzio
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l’attribuzione all’autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
4 Comments
Un’ attesa troppo lunga da sopportare, una speranza che non vuol morire, un dolore difficile da mascherare. I versi intensi e sofferti ne danno un segno tangibile
Grazie per la lettura cara Aurora.
By Post Author
Thanks-a-mundo for the article. Really Cool.
Grazie a te