Fango

magrittememoria

Impasto il passato coi conservanti

modellandolo su immagine

di un presente che si adatta

all’esigenza di una vita anfibia

che soffoca al di fuori

ma è cieca sotto

strati di fango che scalda

e massaggia malumori

acidi del tempo perso

e stendo sbattendo con forza

quel che rimane su teglie roventi

per la cremazione

 

Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l’attribuzione all’autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.

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