Il giardino e la sua gabbia vuota, da riempire coi silenzi.
Parlavi sempre dei silenzi, tu; di quelli che non dicono,
che scavano fossati, che distendono
in bell’ordine le ciocche tagliate
e ne fanno corde per i polsi.
Parlavi di silenzi che non so.
Mi resti, ora; con le parole che non avrei voluto
e questo pianto di neve sui rami.
(Foto: Laura Makabresku)