Meditazione (di Lorella Elle e Donatella Pezzino)

Vorrei dirti, amica mia
di quante radici qui hanno
cambiato colore,
del barattolo che stamattina non si apriva
e di altre piccole stanchezze;
ma sono nata per essere silenzio,
silenzio e sciara frantumata.

*

Ci sono giorni che il sangue, pare,
affluisca più denso, e più lento indugi
alla strettoia. Sollevando il suo ago,
credo, affondi ancora il filo e mi
faccia sentire il suo male, proprio li,
dove non si vede.

Qui si corre.

La velocità divora la bruma, il silenzio
si paga

la magia è nelle isole di carta dove
incendia il cuore,
o in quei cerchi dove gli occhi chiusi
imparano la pace dei ruscelli

lì, porto la lentezza delle braccia
lungo i fianchi, fino ai piedi
scivolare nella terra
la stessa che tu vedi col tuo silenzio
guardare nei crateri spenti.

*
Ed è lì, sai, che i fiori
imparano il respiro, la stagione;
quando è ora di andarsene senza rumore.

Qualcuno ritorna dentro il libro che ti hanno prestato.
Altri rinascono; sono la malattia della pietra.

E dove la pietra è madre, il silenzio è voce;
il nostro vecchio cielo che trema sulle alture.

*

Lorella Elle e Donatella Pezzino

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