A te piaceva Satie

Venette-Waste_Erik-Satie_05

A te piaceva Satie;

un pianoforte che suonava
l’irrefrenabile lamento.

Di mio invece, avevo le scarpe
e il canto del primo mattino, dove:
un giardino fiorito origliava l’inverno.

Tuttora l’attende
e il piano di Satie
fischia come vento
nelle tasche sfondate.

Dove un buco

è più di quanto esigo
per il verso da adattare
nella prosa senza tregua
della vita.

 

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