foto di Dino Ignani
1.
così il vecchio si rimosse assassinando ogni dubbio e pretesa
si sentì inutile preso da un freddo gelido tutt’a un tratto
sentì sopraggiungere quell’antica e inutile gelosia
che non poteva ammettere l’amore quand’era tale
annaspò con le parole e le righe si confusero l’un l’altra
malgrado il sole accecante del giorno riapparve il buio
iniziò quel lungo distacco del tempo quando mancano versi
precipitò ancora tentando di aggrapparsi a un futuro non suo
nulla da rimproverare e la giovane età che lo separava
appariva fatta di millenni e da troppe salite da percorrere
rinunciava ancora una volta di essere uomo da normali bisogni
accettò la morte come possibile traguardo d’un dolore infinito
2.
vorrei amarti come il naufrago ama il mare
nella inutile speranza o nel tentativo di salvarsi
resistendo a ogni onda sempre più alta
senza mai la certezza di poterti avere o perderti
vorrei amarti come fosse l’ultimo minuto
mentre la vita viene rubata dei momenti intensi
quando i corpi lentamente si avvicinano
impauriti di penetrare anche nei pensieri
vorrei amarti più spesso senza essere scoperto
e senza sapere se ti rendo serena o inquieta
quando tendo la bocca verso la tua bocca
e le mani tese a scoprire ogni angolo del corpo
vorrei amarti senza tu scopra le mie voglie
e senza mai impedirti di essere te stessa
ma so che la tua assenza è un enorme precipizio
ma ancor più grave la mia se tu ti innamorassi
3.
la fine del poeta
la notte il poeta vive ti sente vicina
il suo respiro rallenta cerca il tuo viso
unico motivo che lo spinge al sogno
ma non c’è più neanche lì
quello era il posto giusto che cercava
lontano dagli sguardi che misuravano l’età
eppure non poteva smettere la vita
per il poeta non era scrivere poesie d’amore
ma farlo l’amore averlo fino alla fine
altrimenti la fine è arrivata
e solo lui non se n’è accorto
4.
La guarda e bacia senza sfiorarla mentre va sulla sabbia,
lenta cammina poi verso il sole, senza vedere altro
non sa chi è l’uomo che la segue, lui stupisce
vedendo come muove le braccia, le anche, non lo sguardo
le sue gambe e il ventre nudo spogliano il suo cuore
(di lui o di lei poco importa, forse è lo stesso)
la ragazza di Chicago è sempre più nuda quasi pelle e
quel poco che ha scivola lentamente verso l’acqua
portandosi dietro, sopra e dentro l’uomo grasso
vecchio malato che non sarà mai più ritrovato
5.
la donna che amo
la donna che amo ha bocca di fragola
occhi di ciliegia sorride a ogni mia frase
diviene pesca nel viso accetta il mio destino
di vecchio che ansima al soffio di vento
la donna che amo si specchia al mio cuore
e quando scompaio mi viene a cercare
e rimane dentro le mie righe
la donna che amo mi bacia la notte
mi stringe al petto mi offre il suo corpo
a volte così forte mi sveglia e svanisce
la donna che amo la cerco di giorno
forse lavora va al mare forse ama
la donna che amo mi stringe le dita
lascia un nodo alla gola per ricordare di lei
a volte prende il mio corpo per un’altalena
la donna che amo ha gambe lunghe
quando le accavalla furba sorride
la donna che amo vede la luna mezz’ora prima di me
così devo correre a letto per farmi trovare
ha cuore grande colmo della perduta umanità
che spesso la rende triste e la spinge verso il mare
come se volesse aiutare i tanti che vogliono traversarlo
la donna che amo ha gambe morbide e passi lunghi
come a voler compensare i miei che stentano
nelle mani porta catene dorate per non farmi cadere
lunghi capelli sciolti diventano il mio cuscino ma
quando il sole sorge per lei per me rimane ancora la notte
La donna che amo è un regalo alla vita
adora viaggiare e spesso si specchia nei laghi
si circonda di libri di musica e d’arte
mi guarda dal vetro col sole e mi regala le notti
ed io non ho avuto coraggio di solcare il mare
la donna che amo è la gioia di una bambina
i dubbi di un’adolescente il dolore di una adulta
la donna che amo non so se mi ama
ma voi non sapete e non dovete cercarla
esiste da sempre solo per me
6.
mentre m’accorcio e m’arranco agli ultimi scalini del cammino
rimpiango di non aver potuto vivere vicino al mare e ai fiori
ogni onda era la mia parte musicale mentre battevo quel tempo
utile ma ogni giorno la vita come un pianoforte aveva solo tasti bianchi e
neri il peso dentro diventa insostenibile così che respirare è gran fatica
attraversi lunghe distanze sperando ch’io possa innaffiare la tua
rosa malgrado sai che la fonte sia esaurita e solo posso darti lettere d’amore
7.
ti leggo nelle righe dei miei poeti preferiti
ti scrivo con le poche parole che riesco a trovare
ti ascolto come un concerto di Beethoven mentre
il vento della Nona sinfonia ti scompiglia i capelli
ti stringo a me come un reduce abbraccia l’amore
ti vivo ti parlo ti immagino come un sogno dal vero
tu sempre pronta col sorriso che non scolora mai
mentre racconto dei miei versi nei miei giorni
e cado come frutto maturo ancora una volta
senza salvezza alla luce che tenta d’illuminare
gli occhi d’un tramonto sempre più vicino
8.
quando verrà giorno di dimenticate cose
mi stenderò alla terra senza più ricordi
non vedrò più bellezze né orridi delitti
sarò sereno senza il pianto del neonato
sarò soltanto io nessun altro da pensare
ma l’ultima immagine sarà quella del mare
9.
Rubare i sogni ogni notte a ognuno
è come entrare nel suo letto nel suo pigiama
prendere quel poco o tanto amore rimasto
e portarlo via per custodirlo meglio
10.
ogni giorno puntuale arriva col suo elenco di morti
numeri dopo numeri statistiche per esseri umani
incolonnati verso crematori per viaggi che saranno memoria
la paura diviene terrore per chi non ancora condannato
né processato resta rinchiuso fra le gabbie non può scrivere:
#iorestoacasa andrà tutto bene niente parrucchiere
sarà infinito il terrore e sarà pensiero unico proteggersi
da chi fino ieri ti baciava o prendeva a calci uccidendoti
per non scrivere di chi non ha acqua da bere figurati per le mani
continuano imperterrite le armi a sparare colpendo ospedali
dove la speranza è cadavere da tempo ma vive il sorriso di un
bimbo sarà futuro sospettoso del vicino del passante dell’amata
ogni giorno il pensiero unico arriva con l’assassino della speranza
Sul poeta e la poesia:
- a giorni alterni un critico affermato sostiene che la poesia è in coma o già
morta ma, ma, il giorno successivo ha un poeta ‘unico’ che salva ‘lui e la poesia stessa.
2. Il poeta è un musicista che non conoscendo le note è costretto a sostituirle con
parole e questo lo limita visto che le parole, a differenza della musica,hanno
comprensioni diverse
- il poeta ha occhi mente orecchie e braccia circolari, vede, sente ciò che non
è palese ad altri, spesso passa per pessimista, anche se inizia come cantore,
passando da clown a marionetta o, come ancora accade tenta solo d cogliere
qualche amore in più senza recar sospetto.
- qualcuno sostiene che grazie alla rete la poesia riprende vitalità, altri
sostengono che difficilmente con la rete si riesca a non confondersi ancor più
di cosa sia la poesia mentre è assolutamente visibile il poeta in quanto scritto
dopo prima o fra nome e cognome, come dire Giacomo, poeta Leopardi,
blogger
- La poesia non salva alcunché spesso l’autore subisce carcere frustate fino
alla morte ma la poesia più che altre forme d’arte spesso racconta quelle verità celate dai
manuali di storia. Quindi è o dovrebbe essere la forma più costante di
rivoluzione e una continua rincorsa verso la libertà-
Bibliobiografia