Costruttori di-versi

porti la tenerezza dei bambini
ed io torrenti per resistere e trame
per tornare di verso alle tue stesse luci:

e ho queste gocce che non stanno ferme
salgono l’aria assaltano stagioni sogni che girano nelle valigie
e sono altissime figure, spaventi,
labirinti di sabbia dove ci cresce l’erba
e l’alba tra i mattoni sposta il tempo, lo perde, gli fa l’ombra;

e tu girami se vuoi annusami nei posti piovosi
dove la notte scivola da questi cavi elettrici gridando
gli immensi altipiani di lettere
vaghe raminghe polluzioni di voci e costruisci un piano di pensieri
e perdimi
bambino dappertutto invisibile
sopra l’antica corruzione
di nominare il bene.

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