LO SCHERMO IN MEZZO A NOI
i suoi capelli chiari
come la dimora del sole
e quegli occhi
i favoriti della dea dell’amore
appiccano il fuoco a tutte le mie ombre
lei dice qualcosa
mi offre mondi
che credevo fossero degli dei soltanto
e senza volerlo
allungo le braccia
mentre
la telecamera arretra
e lui entra nell’inquadratura
IL PROGRESSO DELLA CIVILTA’
Senti
ecco una novità da lettere maiuscole
servono gli esclamativi:
IL SELVAGGIO CHE E’ IN NOI E’ SCOMPARSO!!!
stando alle notizie dell’ultim’ ora
l’hanno visto riunirsi in gruppi
e puntare verso i boschi più vicini
da allora
è giunta voce di sbronze colossali.
PRIMA CHE ME NE ACCORGESSI
-per Maria Karen
prima che me ne accorgessi
il mondo era stato cambiato
a dire il vero
l’affitto non è sceso
e la jeep del vicino
continua a tossire per mettersi in moto
alle sei e mezzo ogni mattina
ma il cielo è stato sostituito
la luce
non è più una questione di
lampadine o sole
non mi sveglio più
con la notte nella gola
prima che me ne accorgessi
qualcuno aveva cambiato le mie poesie
Poesie tratte da LA PRIMA VOLTA CHE IL DOLORE MI SALVO’ LA VITA – Iperborea Edizioni
traduzione di Silvia Cosimini
Jón Kalman STEFÁNSSON, nato a Reykjavík (1963), ex insegnante e bibliotecario, si dedica alla poesia prima di passare alla narrativa, distinguendosi subito per una lingua di singolare ricchezza evocativa e diventando uno dei più amati scrittori nordici. Attraverso potenti affreschi dell’Islanda di ieri e di oggi, i suoi romanzi affrontano le grandi domande dell’uomo, la vita, l’amore, il senso ultimo dell’esistenza, il potere dell’arte e della letteratura. Più volte nominato al Premio del Consiglio Nordico, con Luce d’estate ed è subito notte ha ricevuto il Premio Islandese per la Letteratura. Iperborea ha pubblicato anche la trilogia Paradiso e inferno, La tristezza degli angeli e Il cuore dell’uomo, oltre ai Pesci non hanno gambe e Grande come l’universo, che raccontano una saga famigliare spaziando da un capo all’altro dell’Islanda attraverso il Ventesimo secolo, il romanzo corale Storia di Ásta e Crepitio di stelle, la sua ultima saga familiare.