La stanza degli specchi

acconciature stravaganti Anni 40

Quel ricamare pile di fazzoletti listati

con la stessa iniziale, qualcosa di liturgico

 

quel vaso sul davanzale sbagliato

quel foulard di seta quando fuori faceva -3

 

e la scatola di latta, con gli aghi e i bottoni

in mezzo ai vecchi sfiati del burro; allora

 

le zollette galleggiavano dentro il mio tè

senza squagliarsi. Perché le lentiggini

ti abbrutivano come ferite di guerra

 

e non guarivano? Nel lisciarmi i capelli

ti improvvisavi specchio

 

per illudermi che un giorno

sarei stata bella

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