LIBRIDINOSI | Verticali – Bruno Galluccio

 

esercizio lungimirante
fare calcoli sulle parti
riflettere su rimanenze
addentrarsi tra le parentesi
(sospendendo quel che premeva fuori)
e dire così addio all’eden degli interi

e impariamo che non possiamo sommarci subito
ma dobbiamo prima denominarci comunemente
conoscere la minima essenza condivisa
che ci moltiplichi

*

quando dicevo suono
intendevo dire piuttosto la fine del suono
quando in sé ricade
e ciascuno nella sua separazione lo vede
tramutarsi in mancanza
e si esercita allora in sottrazioni
e ammette i limiti del corpo

ma quando dicevo vento
intendevo davvero il vento
con tutto il nero e le rotazioni che conduce
e pure intendevo il segno polare
capace di versare sguardi nel cielo improvviso
con la domanda ancora incompleta
ai piedi di alture incavate

(dalla sezione “Piano di emersione”)

da Verticali, Bruno Galluccio, Giulio Einaudi Editore, 2009: https://www.einaudi.it/catalogo-libri/poesia-e-teatro/poesia/verticali-bruno-galluccio-9788806188313/

Bruno Galluccio è nato a Napoli. Laureato in fisica, ha lavorato in un’azienda tecnologica occupandosi di telecomunicazioni e sistemi spaziali. Il suo primo libro di poesia, Verticali, è uscito per Einaudi nel 2009; nel 2015, sempre per Einaudi, ha pubblicato La misura dello zero.

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