a spuntar spilli dal morbido raso
forse rigonfierebbe, la nebbia
nell’ossuta sfera dove ginocchi al mento
rendevo grazie al cerchio.
Se buttassi la testa tra i cuscini
e rifiutassi il mondo come giorni al paio
quando la vita del corpo riprendeva solo
dopo chilometri per riportarti…
Ma il mondo che mi colora nonostante l’orrore
è nelle tue labbra
angeli che mi resuscitano la pelle e stendono
lo sguardo verso l’orizzonte.
Poi accendono il fuoco
a dissipare ogni malata inclinazione
ill: Kishore Ghosh