La penombra non riflette

newmainphotospage-1728x800_cComprami ancora lo zucchero filato: ad un tuo cenno

 

darò le spalle al capezzale, come tu vuoi. E pioveranno bonbons sui mattini di pietra

e tele di ragno da scatole dipinte: come tu vuoi. Ci sarà un filo bianco a imbastirci

l’eco della pelle rimasto nello specchio, e una risacca opaca di bicchieri sporchi

a implorarmi di addomesticare la luce. Peccato sia tardi: la sera

 

ci sgretola addosso un buio di zinco e di rami spezzati. Così

mastico radici amare, immaginando di esserti ancora

 

e odiando la terra meschina

sopra i tuoi piedi

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