Lucciole

Luce sui campi incolti dove
sono stato generato una notte
dall’amplesso di stelle erbose.
Due volte luce sui campi incolti,
alla periferia dello sguardo di Dio.
Le orbite dell’alveare mi fissano,
e fra le fronde topi mi guidano
all’istantaneo chiarore di lucciole,
all’estinguersi del vico che porta
a un afrore di capre rinchiuse.
E il letame cumulo lontano
al cielo innalza l’ombra
del rivelato senso di nascita
al me stesso olfatto che scopre:

la prima impressione è dolore di cane.

Rendez -vous con l’infinito ancora,
oltre la saggezza di formiche e bruchi
forse nella follia stupita del baco,
che rinuncia a sé, per il volo sacro.
***

Dall’audiolibro “Poesie allo stato brado” – Ettore Fobo – Kipple Officina Libraria (gennaio 2020)

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