Sonia Caporossi, Voglio riscrivere il mondo (181-195) | Extemporanea

Voglio riscrivere Arancia Meccanica. Alla fine, è sempre meglio la Banana a Mano.

Voglio riscrivere Edward Mani di Forbice. In esametri, con la cesura. Ma una storia corta, per darci un taglio.

Voglio riscrivere Roma Città Aperta. Alla fine scattano le targhe alterne.

Voglio riscrivere Il Ponte sul Fiume Kwai. Alla fine arriva Bonucci a spostare gli equilibri.

Voglio riscrivere Matrimonio All’Italiana. Alla fine al ristorante gli invitati fanno il vento.

Voglio riscrivere Via Col Vento. Alla fine Paolo e Francesca ci penseranno domani.

Voglio riscrivere Un Maggiolino Tutto Matto. Alla fine la VolksWagen ritira il prototipo.

Voglio riscrivere American Beauty. Alla fine i paparazzi beccano Melania Trump la mattina presto in pigiama senza trucco.

Voglio riscrivere L’uomo che ride. Alla fine nun faceva ride.

Voglio riscrivere Joker, il film. Alla fine fa causa alla ASL di appartenenza e coinvolge i Servizi Sociali in un contenzioso col giudice di pace.

Voglio riscrivere l’Urlo di Munch. Alla fine arriva un Muezzin dell’ISIS che urlando “Allah Akhbar!” si fa esplodere col tritolo nascosto in taniche di colori a olio. La scena del delitto sembra il disegno di un bambino schizofrenico.

Voglio riscrivere 20.000 Leghe sotto i mari. Alla fine, Salvini è imploso nel Titan.

Voglio riscrivere SuperMario. Alla fine, che bello un mondo in cui un idraulico lo paghi senza fattura, a funghetti.

Insomma…

Voglio riscrivere il Mondo. Ma in fondo, come mi sembra a questo punto evidente, è il Mondo stesso che ha riscritto me.

[FINE]

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